
Guerra o pace: Diversità e conflitto come punto di partenza per un destino comune nella vita e sul lavoro ( ROI edizioni )
di Sebastiano Zanolli
La pandemia ha evidenziato la nostra tendenza a creare fazioni e a definirci in opposizione a un “nemico”. La tecnologia e i social favoriscono queste dinamiche, creando bolle in cui il dialogo e il confronto cedono il passo a una continua polarizzazione: bianco o nero, guerra o pace. Non solo nelle nostre vite, ma anche e soprattutto nelle nostre aziende: ambienti sempre più politici, dove le uniche alternative sembrano essere scontrarsi a tutto campo o fingere che tutto vada bene, lasciando che i problemi crescano nell’ombra. Questo libro analizza i motivi per cui litighiamo, quelli per cui non litighiamo e i motivi per cui, quando succede, litighiamo male. Riflessioni e strumenti utili e attuali per tornare a vedere sfumature che non cogliamo più e per creare ambienti in cui esprimere idee diverse non sia una colpa o un pericolo, ma una ricchezza.

Post social media era. Costruire community, relazionarsi e fare business oltre l’algoritmo (Hoepli)
di Cristiano Carriero e Sebastiano Zanolli
Un saggio tra presente e futuro: da un lato una critica costruttiva sulla cosiddetta “Epoca dei Social Media”, dall’altro una panoramica sulle possibilità di interazione, business e storytelling del prossimo ventennio. Lo storyteller Cristiano Carriero e il coach Sebastiano Zanolli propongono al lettore un’attenta e lucida analisi sulla fine della Social Media Era e una previsione del futuro che attende utenti e aziende dal metaverso in poi. La perdita della privacy, l’essere continuamente esposti alla pubblicità e a un algoritmo che sceglie cosa dobbiamo guardare, cosa deve piacerci, cosa condividere ci ha portato a perdere fiducia nei social network e a sentirci derubati della risorsa più preziosa, la nostra attenzione. Da qui non si torna più indietro. È tempo, per marketer e comunicatori, di nuove riflessioni e nuovi paradigmi: la post società descritta dagli autori si basa sulla qualità dei contenuti e delle relazioni, sull’indipendenza da piattaforme terze, sui rapporti a lungo termine e su purpose solidi, su una comunicazione disintermediata che diventi, prima di tutto, azione.